
05/08/2025
ATTUALITÀ
di Redazione
La sinergia con l’Università di Roma «La Sapienza» guida la transizione industriale e sostenibile del Gruppo Seipa: ecco il caso che porta il Lazio tra le best practice europee dell’economia circolare dei rifiuti inerti.
Il binomio “ricerca
e sviluppo” rappresenta oggi
un pilastro strategico per tutte le imprese che guardano al futuro con visione
e concretezza. In questo contesto, l’approccio multi-metodo –che unisce scienze, tecnologie e
competenze sociali– si rivela essenziale per stimolare l’innovazione e
garantire competitività. È questa la strada intrapresa dal Gruppo Seipa, attivo dal 1968 nella fornitura di materiali e servizi per il settore delle costruzioni e demolizioni (C&D), che celebra 12 anni di proficua collaborazione con partner universitari e ingegneristici, portando avanti
progetti orientati all’evoluzione della propria gamma produttiva.
L’obiettivo? Offrire soluzioni
ad alte prestazioni mantenendo costi sostenibili per i clienti, grazie a un’attività di ricerca applicata che punta a generare valore
concreto.
Il percorso di Seipa si inserisce perfettamente nel trend europeo: secondo Eurostat il 66% della spesa in R&S arriva dal settore industriale. E secondo lo «EU
Industrial R&D Investment Scoreboard 2024» per la prima volta dopo oltre 10 anni, l’UE ha superato USA e Cina nella crescita degli investimenti in ricerca industriale.
«L’innovazione richiede sinergie tra impresa e università. La ricerca accademica, se valorizzata, accelera la transizione verso un’economia sostenibile, favorendo competitività e sviluppo del territorio» affermano gli esperti del Gruppo Seipa.
L’avvio della collaborazione tra Seipa e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università «La Sapienza» di Roma risale al 2014. Un percorso che ha prodotto tesi sperimentali su nuovi materiali poi integrati nella produzione della stessa azienda, con gli studenti che hanno visitato gli impianti aziendali e acquisito conoscenze dirette su sicurezza e gestione industriale grazie agli specialisti del settore.
La connessione tra università e impresa si conferma quindi un asse strategico
per lo sviluppo economico e sociale nazionale. In un contesto di continua trasformazione tecnologica, Seipa apre le proprie porte con trasparenza a studenti e
ricercatori, contribuendo allo
sviluppo di pratiche legate all’economia circolare, soprattutto nel settore dei rifiuti
inerti. Un contributo che mira anche a rafforzare il posizionamento del Lazio e dell’Italia in questo ambito a livello europeo.
Il ruolo
dell’università si sta evolvendo: non è più solo luogo di trasmissione del sapere, ma motore di innovazione territoriale. In questo scenario, l’orientamento accademico diventa una guida chiave per il
futuro dei giovani. Un approccio condiviso anche a livello internazionale.
Tra le
esperienze più rilevanti si
segnala il laboratorio coordinato dalla professoressa Paola Altamura per gli studenti internazionali del Corso di Laurea in “Architecture – Urban Regeneration” della
Facoltà di Architettura della Sapienza: oltre 60 partecipanti da Paesi quali Iran, Germania, Cina, USA, Turchia e Ucraina, 40 dei quali hanno visitato gli impianti Seipa.
Nel maggio
2025, Seipa ha poi ospitato presso la sede di
Porta Medaglia una visita tecnica dedicata agli studenti del corso di “Elementi di Geologia per l’Ingegneria
Civile” dell’Università La Sapienza
di Roma. L’iniziativa è stata organizzata insieme alla professoressa Daniela Addessi, Presidente del Consiglio
d’Area Didattica di Ingegneria Civile e ha visto la partecipazione di oltre
80 studenti a cui è stata offerta l’opportunità di approfondire direttamente sul campo
le tematiche legate alla produzione
industriale e alla gestione
sostenibile dei materiali, rafforzando il legame tra formazione
accademica e applicazione pratica. L’azienda ha ricevuto una lettera di ringraziamento
ufficiale da parte del corpo docente, a testimonianza dell’apprezzamento per l’accoglienza e per il valore
didattico dell’esperienza.